PROTESI TOTALE A SUPPORTO OSTEO-MUCOSO : INDICAZIONI E SUGGERIMENTI PER L’USO

LA PROTESI TOTALE A SUPPORTO OSTEO-MUCOSO

Il dentista è un esperto della progettazione delle protesi dentarie mobili, l’odontotecnico è il fabbricante che realizza sulla prescrizione del clinico il dispositivo medical device .

Per sostituire al meglio i denti naturali che non esistono più, si fa ricorso alla loro professionalità, competenza ed  esperienza

Tutti i consigli del caso, per i neofiti e per i portatori abituali.

                                                                          La protesi provvisoria immediata

Per chi ha  bisogno di una protesi ma non  piace l’idea di passare dei mesi senza denti per aspettare la guarigione delle gengive  la protesi provvisoria immediata è un’ottima soluzione.

Prima ancora dell’eventuale estrazione di uno o più denti residui, la protesi immediata preparata dal laboratorio è già pronta per essere inserita dal dentista.

In questo modo si  torna rapidamente al lavoro e alla vita sociale. La protesi immediata protegge i tessuti della bocca, limita i sanguinamenti, contribuisce a una guarigione uniforme e aiuta a parlare e a masticare meglio.

La transizione tra i denti naturali e la prima protesi può perciò avvenire in dolcezza. Per contro, la protesi immediata richiede più aggiustamenti perché la guarigione della gengiva avviene su periodi di tempo relativamente lunghi.

In questa fase il contatto con il dentista deve essere costante perché trascurare l’aggiustamento della protesi immediata può provocare un danno considerevole ai tessuti della bocca.

 

Il segreto di una protesi fatta bene

La preparazione di una protesi dentale è un’arte che richiede pazienza, precisione e molta, molta esperienza.

Il dentista in primo luogo prende un’impronta della bocca e la trasferisce all’odontotecnico con una prescrizione medica.

Segue la verifica l’articolazione, cioè la relazione tra il mascellare e la mandibola .

La prova del prototipo del della protesi con denti artificiali  e base in cera  serve a raggiungere un’estetica ideale che permette di riprodurre i denti naturali con la maggior esattezza possibile.

Al momento di creare la vostra protesi dentaria il dentista osserva attentamente e scrupolosamente gli elementi di ordine estetico e morfologico peculiari della vostra personalità; vengono così analizzati i vostri tratti, la forma del vostro viso, la tinta degli occhi e dei capelli perché la protesi contribuisca a conservare l’aspetto armonioso e naturale della bocca in rapporto all’insieme del viso.

Il margine di errore tra la protesi di prova e quella definitiva è così ridotto al minimo.

 

L’adattamento della protesi

L’esperienza di milioni di persone portatrici di una protesi dentale mobile conferma che è del tutto normale aspettarsi un periodo di adattamento di almeno 1-2 settimane dopo una nuova dentiera.

La masticazione

I primi pasti consumati dopo la prima dentiera saranno con ogni probabilità abbastanza critici. Non abbiate timore, gradualmente vi abituerete alla nuova protesi. Masticate lentamente e a lungo, di tanto in tanto masticate una gomma senza zucchero che non si attacca ai denti, vi procurerà una gradevole sensazione di freschezza e favorirà una migliore masticazione accelerando il processo di adattamento.

 

Gli alti e bassi della protesi inferiore

Vi renderete conto abbastanza in fretta che la protesi inferiore è meno confortevole di quella superiore, ma ancora una volta, è un fenomeno normale. Il fastidio è dovuto soprattutto a due inconvenienti, la mancanza di stabilità dovuta allo stato della vostra gengiva inferiore, e il movimento costante della lingua, particolarmente sensibile a tutte le variazioni che avvengono nella bocca. L’adattamento, come sempre, è solo una questione di tempo.

La nausea

In alcuni casi l’inserimento di una protesi mobile può provocare una sensazione di nausea, che in linea di principio dovrebbe scomparire entro qualche ora dall’inserimento della dentiera o al più tardi entro qualche giorno. Se le nausee persistono, tornate dal dentista e segnalate il problema.

La protesi di notte

In generale, di notte la protesi viene tolta per consentire alle gengive di distendersi e di ossigenarsi, ma se fate parte di quelle persone che non vogliono togliere la dentiera prima di andare a dormire, inserite nella vostra giornata qualche momento in cui togliere la protesi, è molto importante!

 

 

Parlare con la protesi

All’inizio, è indubbio che la protesi dentaria procuri un certo fastidio, e perfino parlare può diventare un po’ complicato. In particolare, le “s” e le “m” hanno talvolta un suono diverso.

Non preoccupatevi, ancora una volta tutto tornerà a posto entro qualche giorno, giusto il tempo di permettere ai muscoli di adattarsi al cambiamento.

Protesi con “base morbida”

Quando la protesi, causa mancanza di osso o gengive  ritirate e/o ipertrofiche possono provocare dolore o ferire malgrado  sia stata minuziosamente controllata, il dentista per risolvere il problema  può prescrivere un tipo di protesi con una base morbida.

Utilizzata soprattutto per la protesi inferiore, la base morbida è un cuscinetto che fa parte della dentiera;

porosa, la base aderisce meglio a ciò che resta della gengiva, migliora la stabilità della protesi e irrita molto meno le mucose.

La base morbida non è però in grado di arrestare il processo di ritiro della gengiva, la cui forma e spessore si modificano in continuazione. Perché la base morbida apporti un confort costante nel tempo la protesi dovrà essere controllata tutti gli anni e la base sostituita secondo necessità.

Data la sua consistenza porosa, tuttavia, la base morbida è meno facile da pulire, e anche in questo caso la visita periodica dal dentista previene i problemi collegati all’igiene.

La protesi su impianti

Gli impianti non sono altro che radici artificiali sulle quali viene fissata la vostra protesi dentale che può a questo punto farvi ritrovare una masticazione efficace e confortevole.

Inseriti da un dentista specializzato in implantologia, i pochi impianti dentali che servono da punto di ancoraggio della vostra protesi le garantiscono tutta la stabilità desiderata.

 

L’igiene orale e pulizia della protesi

Chi dice protesi dentaria dice igiene orale.

La placca è una pellicola batterica invisibile che si forma gradualmente non solo sui denti naturali, ma anche sulle protesi dentali.

Una volta indurita, la placca si trasforma in deposito calcareo, porta d’ingresso ideale per i batteri. Irritazioni, malattie delle gengive, problemi digestivi (stomatite batterica) sono solo alcune delle conseguenze negative possibili quando le condizioni igieniche della protesi sono carenti.

Per conservare la bocca in buona salute, ottimizzare il confort e rispondere adeguatamente alle esigenze estetiche, utilizzare per la pulizia uno spazzolino adatto per dentiere .

Per facilitare la pulizia si può ricorrere a un gel, a una pasta dentifricia non abrasiva o semplicemente a un detergente dolce.

Dopo ogni pasto, spazzolare delicatamente tutta la superficie della protesi:

uno spazzolamento troppo vigoroso o l’impiego di una pasta abrasiva o di uno spazzolino a setole dure compromettono la dentiera in quanto provocano perdita di lucidità dei denti artificiali, usura prematura della protesi, riduzione della parte acrilica con conseguente peggior adattamento della dentiera alla bocca.

Una superficie acrilica graffiata da un prodotto abrasivo trattiene più facilmente la saliva la quale, a sua volta, trattiene gli alimenti formando delle macchie.

Spazzolate delicatamente anche la lingua, le gengive e il palato con uno spazzolino morbido e umido.

Un massaggio di un minuto al giorno attiva la circolazione sanguigna locale e contribuisce a mantenere il tono gengivale, liberando inoltre la bocca dai batteri.

Prima di rimetterla in bocca la protesi  sciacquarla sempre a fondo sotto un getto di acqua tiepida. Sciacquate frequentemente anche la bocca per sbarazzarla dei batteri, l’alito sarà molto più fresco.

VM

 

 

Lascia un commento