IL DISEGNO CEFALOMETRICO

La cefalometria (dal greco “misura della testa”) è lo studio delle varie forme dei profili facciali e delle strutture ossee che costituiscono il cranio, in base alla localizzazione di specifici punti di rèpere cefalometrici.

Un’indagine cefalometrica si esegue in base ad una teleradiografia del cranio in proiezione laterale; dalla lastra radiografica si individuano dei precisi punti ossei e, in base alle loro distanze e agli angoli che descrivono i piani passanti per essi, si studiano l’accrescimento facciale, l’occlusione, ed altri parametri.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L’analisi cefalometrica permette di avere completezza dei dati diagnostici  orientando  il clinico  a stabilire il tipo di disgnazia e previsione di crescita del paziente e ad impostare una strategia terapeutica.

Esistono oltre cento metodiche diverse per eseguire tracciati cefalometrici e alcune metodiche nelle conclusioni sono in contrasto tra di loro.

Non essendo  la cefalometria una scienza esatta bisogna avere a disposizione, per poterli confrontare,  gli indici di varie metodiche per permettere al clinico di fare le sue conclusioni diagnostiche.

 

Sarà importante sapere poche cose ma molto significative come:

  • Classe scheletrica di appartenenza 1°-2°-3° classe e se sono conclamate o border line
  • Se il paziente è ipo, normo, iper divergente e in quale misura
  • Direzionalità di crescita.

Data la sua particolarità diagnostica può sembrare che la cefalometria non debba interessare un tecnico di laboratorio.

Ciononostante lo studio e il disegno dei tracciati cefalometrici contribuiscono alla formazione del bagaglio culturale dell’odontotecnico sia esso protesico ( vedi metodica slavicek) che ortodontico, rendendolo consapevole delle caratteristiche e limiti dei dispositivi che andrà a costruire.

Altresì si renderà più agevole la collaborazione con il clinico alla ricerca di soluzioni adeguate nell’interesse del paziente.

Come amava dire il Prof. Ricketts  “ non esiste un ortodonzia per medici e una per tecnici…. Ma una sola ortodonzia che entrambi devono studiare e conoscere nell’interesse del lavoro e del paziente.

V.M.

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