PROTEZIONI ORALI FISIOLOGICI (P.O.F.) PER LO SPORT : PREVENIRE CONVIENE SEMPRE

COME  PREVENIRE I TRAUMI DENTALI :  IL PARADENTI

L’Italia, benché sia uno tra i paesi con maggiore numero di praticanti sportivi rispetto alla popolazione, è anche uno degli ultimi  nella prevenzione delle lesioni traumatiche dentarie.

 

Uno studio svolto tempo fa dalla Università degli Studi di Cagliari su un campione di 3500 atleti intervistati emerse che solo il 2% già utilizzava un paradenti, mentre ben il 35 %  di questi avrebbe accettato di indossare un dispositivo di protezione se gli fosse stato fornito.

Il dato più rappresentativo fu che il 40% erano gli indecisi, cioè potenziali utilizzatori, probabilmente solo bisognosi di ulteriori informazioni.

Durante la pratica sportiva soprattutto tra i dilettanti, i colpi che un atleta può ricevere sono numerosi ed importanti.

E’ importante far conoscere ai genitori e anche ai dirigenti di società dilettantistiche giovanili, quali sono i dispositivi più corretti per prevenire o ridurre i traumi dento-mascellari.

I paradenti o proteggi denti evitano i microtraumi a carico dei prismi smaltei, riducono l’incidenza dei traumi dento-alveolari e non ultimo limitano le fratture condilari.

Vengono utilizzati sempre più frequentemente da chi pratica basket, pallavolo,  calcio, sci, rugby, kockey, deltaplano, motociclismo, ciclismo, automobilismo, arti marziali, ecc.

 

 

 

 

 

Attualmente i paradenti sono suddivisi in tre classi :

  • Stock mouthguard o paradenti pronti all’uso, disponibili in varie misure standard che propongono un rialzo occlusale di 4/5 mm, ingombranti sui fornici e ritenzione assolutamente insufficiente.
  • Mouthguard semindividuali, preconfezionati ,da modellare intra oralmente, solitamente ritenuti poco efficienti, soprattutto lì dove ci sono anomalie di occlusione o presenza di dispositivi ortodontici fissi.
  • Custom-made mouthguard , detti individuali perché costruiti in laboratorio su impronte rilevate da un odontoiatra .

Si suddividono in paradenti monolaminari e plurilaminari, secondo il tipo e il numero di strati protettivi di materiale utilizzato e la tecnica di realizzazione.

Questi dispositivi individuali, consentono di attuare una prevenzione di tipo diretto:

                                                     proteggono infatti gli incisivi superiori da impatti frontali diretti;

forniscono una protezione nei confronti di lacerazioni dei tessuti molli distanziandoli dai denti ( molto importante per gli atleti portatori di apparecchi ortodontici fissi), proteggono tutti gli elementi dentari dal trauma indiretto derivante da un impatto violento che agisca con le arcate in occlusione, riducono i rischi di fratture della mandibola per colpi provenienti dal basso, riducono la forza con cui i traumi della mandibola possono trasmettersi, con meccanismo indiretto, a denti, cranio, collo e articolazioni temporo-mandibolare.

 

 

 

 

 

 

 

E’ importante sottolineare come l’uso del paradenti debba essere incoraggiato nei bambini che si dedicano allo sport di contatto e questo perché la maggior gravità di alcuni traumi si verificano in soggetti in crescita (8-12 anni) e inoltre avviene una più facile accettazione del paradenti quanto più precocemente essi vengono applicati.

La corretta e necessaria prevenzione dentale nello sport determinerebbe una diminuzione degli eventi traumatici e soprattutto della gravità degli esiti patologici, con conseguente riduzione dei costi sociali consecutivi e associabili a tali fenomeni.

 

               Bibliografia:
  • Il proteggi denti: soluzioni tecniche e materiali alternativi -Emilio Parmigiani
    -AD Labor settembre 1994-
  • Odontoiatria e sport- Enrico Spinas- Edi-Ermes 2009

 

 

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